Articoli taggati 'racconti'
Dormire insieme
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Guardo il tuo volto mentre dormi. Mi domando come abbiamo potuto impiegare così tanto tempo per dormire insieme. Ancora mi è oscuro il motivo.
La pelle del tuo viso è completamente distesa e le tue palpebre dolcemente chiuse, per nulla serrate.
Credo tu stia sognando qualcosa di bello. Sorridi. Vorrei che tu stessi sognando me.
Monologo di un’amante
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“Guardami. Non ripeterò una seconda volta queste parole e non voglio che tu perda questo momento.
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La Miriam di nessuno
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Miriam è il personaggio femminile di un libro di cui ho già scritto (È sempre colpa della prospettiva). Un libro che richiede molta determinazione per superare le prime 100 pagine.
Miriam incontra l'uomo che un giorno sposerà, alla festa delle seconde nozze di lui. Lui inizierà ad amarla nel momento stesso in cui percepirà la presenza di lei.
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Il tuo odore si confonde con il mio
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Io chiudo gli occhi e tutto il mondo muore;
Schiudo le palpebre e tutto rinasce.
(Sono convinta di averti inventato.)
Non riesco a togliermi dalla testa questi versi. Non li conoscevo fino a qualche settimana fa. In realtà, non conoscevo neppure te.
Credo di averti inventato un pomeriggio d’inverno. Era uno dei primi giorni di freddo, nonostante il cielo limpido e il sole, ho indossato i miei stivali e il giaccone e sono uscita.
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La freccia
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Ci sono attimi, immagini, di per sé così fugaci, che se non presti particolare attenzione rischiano di sfuggirti inosservati… momenti perduti, svaniti nel nulla. Ma dove vanno tutti questi istanti persi per sempre? A me piace pensare che rimangano in un posto: a metà strada tra il cuore e il cervello… Aggrappati alla gola, pronti per essere evocati nei momenti più inaspettati.
La cena prevedibile
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“Lo sapevo che sarebbe finita così...”
“Eh, anche noi...”
Siamo in casa di G., la stessa dove ambientavo i racconti che scrivevo al liceo o all'università. È settembre, ma fa caldo anche se il cielo è nuvoloso; la tavola con la tovaglia bianca ricamata è in giardino, la vista è su un pezzo di città da media altezza.
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Lettera all’estate del paesino
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Un racconto sulla bella stagione, un caldo affresco dipinto con i colori del sole e del cielo dal mio caro amico Nino.
di Nino Tarlato
È l’estate: esplode con i suoi effluvi, piena e selvatica. Le gambe delle donne, delle fanciulle tornano nude a stuzzicare la malizia maschile, definitivamente ridestatasi dal sonno invernale, dopo la colazione di petti, braccia e prime gonne che è solitamente servita dalla primavera.