Grazie (per) Licata
L’aria fuori è fredda e frizzante, a scaldarla ci sono le luminarie natalizie nelle vie del centro e i sorrisi delle persone nei bar, nei negozi e per le strade. Insomma, la solita atmosfera già vista e sentita per ormai decine di feste di fine anno. A cambiare è il fatto che quest’anno, per la prima volta, mi trovo nel posto in cui ho scelto di vivere.
“È stato un anno meraviglioso. Grazie per aver contribuito a renderlo tale” dice Facebook. In genere non sono un grande fan di queste “minchiatine” da social network, ma per l’ultima ho fatto volentieri un’eccezione. Perché in effetti il 2014 è stato per me un anno meraviglioso, e di persone da ringraziare ne ho in abbondanza. Così tante, anzi, che non le posso elencare tutte, e allora mi limito a due grazie.
Grazie a chi mi ha permesso di lasciare Torino con il sorriso di chi sa che il primo amore non si scorda mai ma che la vita va avanti, senza rimpianti né rancori.
E grazie a chi mi ha permesso di arrivare a Licata come se fosse la cosa più naturale di questo mondo, e soprattutto di restarci giorno dopo giorno, mese dopo mese, dalla primavera all’inverno che alla fine, a quanto pare, esiste anche a questa latitudine.
Dicono che l’unico vero scopo della vita sia la felicità. Io ci credo e quindi insomma, mi vergogno un po’ ma lo devo dire: grazie per la felicità che mi avete dato in questo 2014. Per chi è in piazza Elena a Capodanno, ci si vede per un abbraccio. Per gli altri, vi aspetto a Licata.