Lo scarso senso dell’umorismo di Scanzi e il suo folle amore per la Boschi
È la terza volta che vengo bloccato su Facebook per motivi politici. Ma stavolta non credo di meritarlo…
Il primo fu il mio compagno di liceo Maurizio Marrone, all’epoca consigliere comunale di centrodestra, dopo che gli avevo chiesto quante case pensava di comprare, secondo la sua proposta, con quelle poche decine di migliaia di euro che secondo lui non dovevano essere spese per finanziare non mi ricordo quale manifestazione in difesa dei diritti degli omosessuali o quale centro sociale comunista ma per dare un tetto alle sane coppie eterosessuali torinesi che non avevano i soldi per farcela da soli.
La seconda volta è stata la settimana scorsa, e a bloccarmi sono stati i 99 Posse. Ho già spiegato in un post apposito i motivi di quel ban, ma per riassumere dico che in pratica da mesi io rimproveravo (anche personalmente) un admin della pagina di istigare all’odio e alla violenza, con particolare riferimento alla questione tra Israele e Palestina. E poi c’è stata la storia del “Meno tastiere più bastoni”.
L’ultima volta (latest, credo non last) che mi è stato impedito di commentare una pagina Facebook dopo un mio commento inerente più o meno la politica è oggi. E l’autore del blocco è niente meno che un giornalista che fa della libertà di informare e di esprimere opinioni anche e soprattutto contro i poteri forti una bandiera, uno stile di vita, un dovere civile. Vabbè, insomma, Andrea Scanzi.
Il coraggioso giornalista, l’erede di Marco Travaglio (e qui non sono ironico) mi ha bloccato per aver chiesto al ministro Boschi di dargli un bacio sulla guancia.
Se fossi un bravo giornalista, direi che ci sono 94.000 risultati cercando “andrea scanzi boschi” su Google, ma siccome invece sono un pessimo giornalista non lo faccio. Cerchi chi vuole gli articoli di Scanzi, e controlli quante volte parla del ministro Maria Elena Boschi, e quante volte nel parlarne faccia riferimento al fatto che secondo lui la Boschi è bruttina, cicciottella, stupida, arrivata dov’è arrivata chissà con quali doti ecc.A me personalmente è bastato, qualche giorno fa, vedere un post della vecchia gloriosa pagina “Siamo la Gente il Potere ci temono” per capire che non ero solo io, dichiaratamente innamorato di Maria Elena, ad aver notato una certa frequenza nei commenti più o meno estetici e quasi sempre sprezzanti (escludendo l’aspetto puramente politico, ci mancherebbe) nei confronti del ministro delle Riforme da parte del giornalista del Fatto Quotidiano.
Che oggi, infatti, ha pubblicato questo post (nel caso sia il copia e incolla di un suo articolo, pratica purtroppo molto diffusa, vorrei approfittarne per fargli i complimenti. È un po’ come se trent’anni fa fosse andato in giro con le fotocopie dei suoi articoli scritti su un giornale che lo pagava per vendere più copie). In mezzo ci infilo dei commenti. “Giova forse”.
“Giova forse sottolineare una volta di più l’ultima performance del “ministro” Boschi”
Perché “ministro” tra virgolette? Come se di lui scrivessero “giornalista” del Fatto Quotidiano.
“quella che un giorno cita Fanfani come nuovo Marx e quel’altro insulta Rodotà (molto meglio Farinetti, come costituzionalista)”
Al di là del refuso… Non ha detto che Fanfani è il nuovo Marx, ha detto che lo preferisce a Berlinguer (Maria ti perdono). E quand’è che ha insultato Rodotà? E quando ha detto che Farinetti è meglio come costituzionalista?
“Domenica scorsa era ospite di Massimo Giletti, e per tutta l’intervista è stata bravissima a imitare Virginia Raffaele quando imita la Boschi. La sua guizzante mancanza di preparazione, conoscenza e umiltà, non smette mai di inebriare”
A quel punto pensavo stesse per dichiarare il suo folle amore.
“Tutti noi abbiamo avuto una compagna di scuola così: era quella quasi-carina, un po’ sovrappeso (ma guai a dirglielo: permalosissima)”
Oh, eccoci! O meglio rieccoci con le prese in giro infantili. Si parte col dire che è bruttina e poi si continua con il denigrarla a minchia, un po’ come chi vede passare una bella bionda e pensa che deve per forza essere stupida.
“che non faceva mai sciopero, che non ti passava mai il compito, che andava volontaria alle interrogazioni e che imparava la paginetta a memoria. E non appena il professore, appena smaliziato, le faceva una domanda “irrituale”, lei cominciava a boccheggiare e tornava al banco col broncio perché le avevano dato 6+ invece di 7″
E ancora
“Ora che è “Ministro”, la Boschi continua a s-c-a-n-d-i-r-e le parole, non per darsi un contegno ma perché altrimenti si dimentica quello che deve ripetere a pappagallo”
Ma poi, quasi a sorpresa (almeno per me), la notizia
“Domenica, per giustificare la norma salva-Silvio, col suo sorriso fieramente gengivale ha ripetuto sicura che “noi lo abbiamo messo al 3%, ma in Francia è addirittura al 10%”. Come a dire: i gufi ci accusano di aiutare gli evasori, ma noi renziani siamo inflessibili. E il pubblico di RaiUno, ovviamente, ci ha creduto. C’è il piccolissimo particolare che in Francia la soglia di non punibilità penale è sì pari al 10% dell’imponibile, ma tale soglia è comunque subordinata a un livello assoluto che non può essere superiore a 153 euro. Quindi, per essere puniti, in Francia basta evadere per più di 153 euro: una cifra appena inferiore a quella ipotizzata da Renzi”
Prima del ritorno alla tirata delle treccine di Maria Elena
“Ne consegue che l’amena e garrula Boschi, domenica, ha fatto disinformazione e mentito agli italiani. A sua insaputa, beninteso”
Quindi in sostanza abbiamo 665 caratteri (se fossi un complottista farei notare che sono quanti i voti presi da Mattarella) di notizia e quasi 1200 caratteri di ritratto ironico e sprezzante del ministro Boschi non in quanto ministro ma in quanto donna non troppo bella e non troppo sveglia.
Dopo aver visto questo articolo sulla bacheca di un mio amico simpatizzante m5s, mi sono messo a scherzare con lui sul fatto che Scanzi è palesemente innamorato della Boschi. Il mio amico ha detto di preferire la Lucarelli e allora l’ho minacciato di bruciargli la macchina (Selvaggia senza offesa, ma con Maria è amore).
Poi siccome sono un bastardo e mi piace pungere le persone nel vivo sono andato a commentare anche il post originale, quello di Scanzi. E ho scritto, taggando l’account ufficiale del ministro: “Maria Elena Boschi dagli un bacio sulla guancia così magari la smette di prenderti in giro. Poverino, è palesemente innamorato (e non posso dargli torto, in questo)”.
L’ho detto, sono un bastardo. Ho punto un innamorato nel vivo. E infatti mi ha bannato.
Il bello è poi che io mica ho insultato nessuno. Né Scanzi, né i suoi fan che hanno risposto al mio commento ironico con frasi come “ucciditi segaiolo” “trovati una donna e smettila di farti le seghe” e “povero idiota!!!”. Al primo ho risposto “viva l’amore”, agli altri due ho fatto notare che mi stavano mostrando quali fossero i nobili sentimenti che ispirava in loro la lettura del guru Scanzi, i cui articoli ne incancreniscono la rabbia anche di fronte a delle battute.
Ok, forse guru è un insulto. Lo ammetto, forse lì ho esagerato e sono andato a cercarmi il blocco. Del resto tutti noi abbiamo avuto un compagno di scuola come Scanzi: era quello molto bello, che faceva sempre sciopero, che passava sempre i compiti, che non andava volontario alle interrogazioni e che non imparava mai la paginetta a memoria. Solo che appena qualcuno, appena smaliziato, gli dimostrava che era inutilmente un montato e lo smontava con una battuta lui gli impediva di parlare. Ma guai a dirglielo: permalosissimo.